Domenica insieme
Domenica insieme con i ragazzi del II° anno di Comunione
PENSIERI DI UNA CATECHISTA
“Giornata insieme” – Gruppo II anno Comunione
Domenica 18 Marzo 2012
Stamattina, recandomi in Chiesa per la Santa Messa, mi sentivo particolarmente scoraggiata e anche un po’ delusa.
Durante l’incontro catechistico dell’ultimo giovedì, non avevo potuto programmare, come avrei voluto (da “perfettina” quale sono), nè l’animazione della S. Messa delle ore 10, nè invitare il mio gruppo alla “Giornata insieme”, prevista per la stessa domenica: erano presenti solo la metà dei miei ragazzi!
Amareggiata, mi confidavo con il mio “angelo custode”, Sr. Maria Dosio, l’insostituibile coordinatrice di noi catechiste, la quale prontamente si offriva di telefonare agli assenti per invitarli per la domenica e allo stesso tempo mi rincuorava, consigliandomi di affidarmi con fiducia alla sensibilità e alla volontà dello Spirito Santo.
Ero comunque riuscita ad affidare ai pochi ragazzi presenti la Preghiera dei fedeli e ad una mamma la seconda Lettura della liturgia domenicale.
Arrivando dunque in Chiesa, un po’ in anticipo, ho provato una gioia, mista a vera sorpresa, nel constatare la presenza di quasi tutti i miei ragazzi.
Sono entrati con il Sacerdote e i ministranti, in processione, ed hanno preso posto ordinatamente sull’altare; io mi sono posizionata alle loro spalle ed essi hanno avvertito la mia presenza tranquillizzante e sono stati veramente partecipi. Hanno seguito le letture della Parola (proclamata da me, da Tiziana e dalla mamma di Giulia) e l’omelia di don Gianni, con attenzione; hanno letto con competenza (mista a un po’ di naturale preoccupazione) le Preghiere dei fedeli.
Io mi sono allontanata da loro solo il tempo necessario per raggiungere mio marito e con lui portare all’altare i segni sacramentali del pane e del vino nella processione offertoriale.
Poi, in ginocchio abbiamo seguito il Memoriale della Morte e Risurrezione di Gesù, con la Consacrazione del suo Corpo e del suo Sangue; tenendoci tutti per mano, abbiamo pregato il Padre Nostro a cui è seguito il solito festante andirivieni dello scambio della pace.
Alla fine della celebrazione ci siamo ritrovati in teatro, insieme con tutti i gruppi del secondo anno Comunione, per la visione di un dvd incentrato sulla parabola di Gesù, “L’invito al banchetto, rifiutato”.
Al termine, i ragazzi con le proprie catechiste hanno raggiunto le aule per approfondire il significato della pagina tratta dal vangelo di Luca ed applicarlo alla quotidianità; lo stesso hanno fatto i genitori intervenuti, coadiuvati da Sr. Maria.
Alle ore 13 circa, tutti insieme, abbiamo condiviso il pranzo al sacco nei giardini della Parrocchia, riscaldati per l’occasione da un tiepido e piacevole sole: i ragazzi si sono scatenati nei vari giochi, rincorrendosi, rotolandosi nell’erba, saltando a corda.
Ci ha poi raggiunti don Jano, il viceparroco, che con il suo cordiale sorriso e la sua esperienza con i giovani, ha stimolato i genitori ad essere, per i propri figli, “veicolo” verso l’Oratorio, magari impegnandosi in prima persona ad essergli di ausilio.
Nel primo pomeriggio ci siamo quindi ritrovati nel grande salone, per condividere le riflessioni sulla parabola.
I vari gruppi hanno illustrato, a voce o con cartelloni, il lavoro fatto, dimostrando di aver colto perfettamente il messaggio di Gesù: tutti siamo chiamati al banchetto che il Padre ha disposto per noi e al quale siamo stati invitati tramite suo Figlio.
Dio ci ha lasciato però la libertà di decidere se prenderne parte o meno. Se rifiuteremo l’invito, la responsabilità ultima sarà solo nostra e, per la nostra stoltezza, rischieremmo di trovar “chiusa la porta” per sempre.
Anche i genitori hanno espresso le loro riflessioni: hanno riconosciuto, e forse riscoperto, la giusta gerarchia nei valori dell’uomo, che vede Dio al primo posto e a seguire famiglia, figli, lavoro, svago, sport…
Ed è stato bello sentire un papà chiedere, quasi con commozione, a nome di tutti i “grandi” presenti, l’aiuto dei propri figli, per non perdere mai di vista questa fondamentale (ma spesso accantonata) scala di valori.
Il Parroco, don Gianni (occupato per un impegno preso in precedenza), ci ha raggiunti proprio al momento giusto: è rimasto piacevolmente sorpreso nell’ ascoltare le conclusioni della giornata trascorsa insieme e constatando l’impegno e la fattiva partecipazione di tutti (e tanti!) presenti.
Tornando a casa, sorridente, ho ringraziato lo Spirito Santo: con la sua presenza e il suo aiuto è stata davvero una domenica ricca di contenuti, colma di speranza. vissuta in armonia.
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